giovedì 24 novembre 2011

Il permesso di essere creativi



Sabry-Art  -  "Albero della vita" - murales

Il verbo italiano creare, al quale il sostantivo creatività rimanda, deriva dal creare latino, che condivide con "crescere" la radice KAR. In sanscrito, KAR-TR è colui che fa (dal niente), il creatore.

Creare significa propriamente produrre qualcosa  che appaia ai più come nuova ed originale. Possiamo anche dire che la creatività è un particolare processo attivato dall’uomo nel suo relazionarsi con il mondo esterno allo scopo di dare ad esso un significato personale che si rifà alla sua realtà interiore. Sono i nostri desideri e i nostri bisogni che ci spingono ad agire creativamente. Se non avessimo desideri, sogni e sentimenti non ci sarebbe la tensione emozionale e cognitiva necessaria per dare il via ad un processo creativo capace, potenzialmente, di modificare la realtà con i suoi effetti.

D’altra parte è la realtà che ci fornisce i mezzi e gli strumenti necessari all’azione creativa: nulla si crea dal nulla ed ogni atto creativo, così come ogni nuova idea scaturisce dall’esistente. La creatività non è un atto magico che dal nulla fa nascere qualcosa, ma è una sorta di ricombinazione delle strutture e delle informazioni che abbiamo a disposizione per dar voce ad un bisogno consapevole od inconsapevole, primario o meno che cerca soddisfazione nella realtà.

La creatività nella sua forma più profonda è una celebrazione della vita, della nostra vita, un’autoaffermazione energica del nostro essere al mondo : SONO QUI! POSSO ESSERE QUALSIASI COSA! POSSO FARE QUALSIASI COSA!
In questo senso diventa quindi anche un atto di coraggio: è la rottura dei confini per crearne di nuovi ascoltando quel bisogno che dentro urge di essere affermato, rischiando anche il fallimento o il ridicolo in nome del cambiamento.

Infatti il “sine qua non” del processo creativo è il cambiamento, la trasformazione di una forma in un ‘altra, di un simbolo in una intuizione che attraverso metamorfosi diventa “qualcosa d’altro”.

La creatività è l’affermazione della vita che si muove oltre se stesa. Una vita scarsamente esposta al mondo e alle possibili esperienze ha poche probabilità di essere creativa. “La creatività è impaziente di fronte al ristagno dell’esperienza; non può fiorire in un ammasso di polvere” (J. Zinker).

L’atto della creazione è un bisogno fondamentale, come respirare , è il bisogno di lasciare una traccia ; dobbiamo correre il rischio e darci il permesso di proiettare le immagini più personali sugli oggetti, sulle parole o su altri simboli tras-formandoli in qualcosa di nuovo. Ogni uomo è pieno di proiezioni e nello stesso tempo ha paura di esprimerle del tutto. Comporre musica, fare un quadro, una scultura o semplicemente creare un cambiamento nella propria vita è come correre il pericolo di lasciare andare il proprio cuore, la propria anima nel mondo avendo paura che nessuno voglia fruirne.

Rimanere eterni incompresi blocca l’azione, ci fa restare in balia degli eventi non più “creatori” della propria vita bensì burattini in mano al “destino” indiscusso regista della nostra esistenza.

Come dice Maslow “la creatività autorealizzante viene emessa come radioattività e irradia tutta la vita... è come la luce del sole; si diffonde dappertutto ...” e alla luce non ci si può opporre.....


"Alla fine tutti siamo portati a scegliere tra la dipendenza e la creatività"Linda Leonard Schierse


2 commenti:

  1. Gabriella riesci sempre a dare parole al mio sentire, a mettere nero su bianco magicamente e in perfetta forma il groviglio di sensazioni, emozioni e sentimenti che provo. Come se un invisibile filo ci unisse nonostante la distanza... e forse è così!
    Ti abbraccio forte e ti seguo sempre con grande piacere

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  2. Ciao Antonietta, grazie per le parole che mi hai regalato. E' bello sentire che al di là delle distanze delle vite di ognuno ci sia un energia nascosta che lega il sentire delle persone come se "magicamente" ogni barriera spazio-temporale si abbattesse.
    Tra noi poi c'è un ulteriore "filo invisibile" che ci lega: il Mandala che tu coniughi in maniera splendida. E quindi chissà che tutti questi fili a poco a poco non ci facciano incontrare ????
    Ricambio con il cuore il tuo abbraccio forte ... :-)

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